Ringrazio una cara amica che mi ha inviato questo articolo del Corriere della Sera.
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LA LEGGE LA TOSCANA PRESENTA LE NUOVE NORME: VIA I DIVIETI NEI LOCALI PUBBLICI
Dal teatro al ristorante: un posto per Fido
In spiaggia o al museo con il padrone, persino in ospedale. Lo chef Pierangelini: giusto, io li accetto già!
In spiaggia o al museo con il padrone, persino in ospedale. Lo chef Pierangelini: giusto, io li accetto già!
FIRENZE – Un paio di mesi, tre al massimo. Poi, per gli animali domestici toscani, il grande tabù sarà cancellato. Per sempre. Fido potrà seguire il padrone in trattoria o nel ristorante di lusso, al teatro, al cinema, persino al museo; Laica potrà accucciarsi sotto l’ombrellone delle spiagge vip della Versilia, Silvestro fare le fusa sotto il David di Michelangelo, Cip cinguettare dalla gabbietta accanto al padrone ricoverato in ospedale.
Entro l’estate le barriere che fino ad oggi hanno diviso umani e animali potrebbero cadere e l’apartheid finire per sempre. Una proposta di legge regionale, primo firmatario Fabio Roggiolani, (Verdi) presidente della Commissione sanità della Regione toscana, prevede il libero accesso di tutti gli animali domestici nei luoghi pubblici con la sola discriminazione della buona salute e della pulizia. «Una tessera sanitaria certificherà vaccinazioni eseguite e stato di salute — spiega Roggiolani –. Gli animali dovranno essere tenuti al guinzaglio e non dovranno disturbare». Secondo gli estensori della legge, gli articoli che prevedono il libero accesso agli animali nei luoghi pubblici e sui mezzi di trasporto saranno approvati senza problemi. «La maggioranza è d’accordo – spiega Roggiolani – perché la normativa è assolutamente in linea con lo Statuto, la Costituzione regionale, che prevede la non discriminazione degli animali». Serraglio aperto, dunque. Non senza polemiche.
«Diffido di coloro che amano più gli animali degli uomini — dice Marcella Amadio, consigliere regionale di An —. Giudico la legge una boutade a scopo elettorale. Chi tutelerà le persone che hanno allergie al pelo? E l’igiene Roggiolani l’ha dimenticata?». Per Giovanni Braion, veterinario, direttore dell’Istituto zoo profilattico di Firenze, il problema igienico non esiste. «Se l’animale è curato e seguito con affetto dai padroni è come una persona. Già oggi gli animali entrano negli ospedali e sono protagonisti di terapie di successo. Semmai l’atipicità sta nei divieti assurdi, come al mare d’estate, non previsti da nessuna legge dello Stato, ma solo da regolamenti locali». Come quelli che vietano a Fido di andare in spiaggia. Roberto Santini, patron del Bagno Piero a Forte dei Marmi, la legge la vorrebbe approvare subito. Il bagno ospita ogni estate, fra gli altri, il presidente dell’Inter Massimo Moratti. «Che è padrone di Lillo, un cane eccezionale — racconta Santini —. Purtroppo i regolamenti comunali vietano l’ingresso di cani e gatti in spiaggia e il signor Moratti spesso deve anticipare il ritorno a casa per non lasciare solo Lillo. Spero che a partire da questa estate anche lui possa essere nostro ospite ».
Poi c’è chi la legge l’ha anticipata. Fulvio Pierangelini, il re degli chef italiani, al suo ristorante Gambero Rosso di San Vincenzo da tempo consente l’accesso a cani e gatti: «Se sono educati il mio ristorante è aperto. Certo, non cucino per loro, se mi chiedono filetto o branzino mi rifiuto, per una questione di dignità umana. Però, accanto al loro padrone, sono i benvenuti ». La legge avrà regolamenti di attuazione. Che andranno a verificare i casi singoli. «È ovvio che nessuno porterà cani e gatti a un concerto del Maggio musicale — spiega Roggiolani — e il buon senso avrà un ruolo decisivo. Intanto, però, abbattiamo le barriere che segregano i nostri amici».
Entro l’estate le barriere che fino ad oggi hanno diviso umani e animali potrebbero cadere e l’apartheid finire per sempre. Una proposta di legge regionale, primo firmatario Fabio Roggiolani, (Verdi) presidente della Commissione sanità della Regione toscana, prevede il libero accesso di tutti gli animali domestici nei luoghi pubblici con la sola discriminazione della buona salute e della pulizia. «Una tessera sanitaria certificherà vaccinazioni eseguite e stato di salute — spiega Roggiolani –. Gli animali dovranno essere tenuti al guinzaglio e non dovranno disturbare». Secondo gli estensori della legge, gli articoli che prevedono il libero accesso agli animali nei luoghi pubblici e sui mezzi di trasporto saranno approvati senza problemi. «La maggioranza è d’accordo – spiega Roggiolani – perché la normativa è assolutamente in linea con lo Statuto, la Costituzione regionale, che prevede la non discriminazione degli animali». Serraglio aperto, dunque. Non senza polemiche.
«Diffido di coloro che amano più gli animali degli uomini — dice Marcella Amadio, consigliere regionale di An —. Giudico la legge una boutade a scopo elettorale. Chi tutelerà le persone che hanno allergie al pelo? E l’igiene Roggiolani l’ha dimenticata?». Per Giovanni Braion, veterinario, direttore dell’Istituto zoo profilattico di Firenze, il problema igienico non esiste. «Se l’animale è curato e seguito con affetto dai padroni è come una persona. Già oggi gli animali entrano negli ospedali e sono protagonisti di terapie di successo. Semmai l’atipicità sta nei divieti assurdi, come al mare d’estate, non previsti da nessuna legge dello Stato, ma solo da regolamenti locali». Come quelli che vietano a Fido di andare in spiaggia. Roberto Santini, patron del Bagno Piero a Forte dei Marmi, la legge la vorrebbe approvare subito. Il bagno ospita ogni estate, fra gli altri, il presidente dell’Inter Massimo Moratti. «Che è padrone di Lillo, un cane eccezionale — racconta Santini —. Purtroppo i regolamenti comunali vietano l’ingresso di cani e gatti in spiaggia e il signor Moratti spesso deve anticipare il ritorno a casa per non lasciare solo Lillo. Spero che a partire da questa estate anche lui possa essere nostro ospite ».
Poi c’è chi la legge l’ha anticipata. Fulvio Pierangelini, il re degli chef italiani, al suo ristorante Gambero Rosso di San Vincenzo da tempo consente l’accesso a cani e gatti: «Se sono educati il mio ristorante è aperto. Certo, non cucino per loro, se mi chiedono filetto o branzino mi rifiuto, per una questione di dignità umana. Però, accanto al loro padrone, sono i benvenuti ». La legge avrà regolamenti di attuazione. Che andranno a verificare i casi singoli. «È ovvio che nessuno porterà cani e gatti a un concerto del Maggio musicale — spiega Roggiolani — e il buon senso avrà un ruolo decisivo. Intanto, però, abbattiamo le barriere che segregano i nostri amici».
Marco Gasperetti
18 marzo 2008
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nolvadex