Quanto segue è un film documentario della durata di 95 minuti in lingua inglese. E’ un film che non ha bisogno di essere commentato da me.
Ammetto che la decisione di pubblicarlo in questo blog non è stata semplice, così come non è stato facile guardarlo.
Miacis ha come intento quello di diffondere cultura cinofila, è vero, ma alle volte non posso far a meno di travalicare tale intento estendendolo ad una visione più generale e ampia della cultura della nostra società. Fa male al cuore e spacca l’anima… non tutti possono guardare queste cose, ed è comprensibilissimo. Io l’ho dovuto guardare a più riprese, non ce l’ho fatta tutta d’un fiato, ed è stata durissima anche così. La sensibilità rimane gravemente offesa: ciò che si vede non dovrebbe esistere… ma che ci crediate o no è una realtà quotidiana!
Forse versare una lacrima non è sufficiente per fare qualcosa per cambiare, ma credo che in quella goccia si esprima quella parte di umanità che vale la pena di preservare, perché alle volte mi viene persino il dubbio che quegli uomini, privi di qualsiasi compassione, siano della mia stessa specie. Se è quella lacrima a creare un solco invalicabile tra me e quegli uomini, e sia. Forse tutto può cominciare da lì.La sensibilità di un bambino non dovrebbe mai e poi mai essere turbata da queste immagini o simili. Io personalmente credo che i nostri figli vadano protetti ed educati, condotti con mano amorevole nel mondo, non traumatizzati. Perciò condanno apertamente chiunque sostenga che mostrare certe crudeltà ad un bambino abbia una qual si voglia funzione educativa.
Ammetto che la decisione di pubblicarlo in questo blog non è stata semplice, così come non è stato facile guardarlo.
Miacis ha come intento quello di diffondere cultura cinofila, è vero, ma alle volte non posso far a meno di travalicare tale intento estendendolo ad una visione più generale e ampia della cultura della nostra società. Fa male al cuore e spacca l’anima… non tutti possono guardare queste cose, ed è comprensibilissimo. Io l’ho dovuto guardare a più riprese, non ce l’ho fatta tutta d’un fiato, ed è stata durissima anche così. La sensibilità rimane gravemente offesa: ciò che si vede non dovrebbe esistere… ma che ci crediate o no è una realtà quotidiana!
Forse versare una lacrima non è sufficiente per fare qualcosa per cambiare, ma credo che in quella goccia si esprima quella parte di umanità che vale la pena di preservare, perché alle volte mi viene persino il dubbio che quegli uomini, privi di qualsiasi compassione, siano della mia stessa specie. Se è quella lacrima a creare un solco invalicabile tra me e quegli uomini, e sia. Forse tutto può cominciare da lì.La sensibilità di un bambino non dovrebbe mai e poi mai essere turbata da queste immagini o simili. Io personalmente credo che i nostri figli vadano protetti ed educati, condotti con mano amorevole nel mondo, non traumatizzati. Perciò condanno apertamente chiunque sostenga che mostrare certe crudeltà ad un bambino abbia una qual si voglia funzione educativa.
Luca Spennacchio
15 minuti!!non ce l’ho fatta a guardare oltre,solo 15 minuti e non c’è l’ho più fatta a trattenere il pianto e non so se riuscirò mai a continuare, anche se credo che sapere e vedere farebbe la differenza.
Mi domando se essere così sensibili sia un bene o un male perchè vorrei trovare il coraggio di andare oltre ma mi sento male.Qualcuno mi sa dire come posso riuscire a guardare il video in maniera più distacca?
Commentare ciò che ho visto non ha senso, le immagini si commentano da sole e l’unica cosa che sento dentro in questo momento è tanta rabbia e tanta tristezza.
Elena 24 anni
Porca miseria!
Mi sono fermato anch’io… per ora. Non credo che ci sia un metodo per andare avanti: si stringe i denti, ci si asciugano gli occhi… si hanno degli incubi!
Ma come ci siamo ridotti?
Certo che ste cose non è che si dicono in giro, no? Tu vai al supermercato, compri la bistecchina, mica ci pensi… e adesso che faccio? Sigh! Aiutoooo
Io di minuti ne ho visti 18 e mi sono fermato. Lo ammetto,non ho pianto,non mi sono disperato.
Ho sentito una fitta al cuore. A volte l’essere umano può essere crudele. Ma crudele forse è già un complimento,perchè implica una sorta di emozione,seppur negativa.Quello che fa male è l’indifferenza…verso un essere più debole,indifeso,senza speranza.
Non credo che ci siano parole o tanti commenti da fare,si può esprimere solo profonda amarezza verso quello che tanti pensano come l’essere superiore,in grado di comprendere e di capire,in grado di amare e provare pietà…l’uomo.
Mi rattrista il fatto che chi rimane colpito è la persona sensibile,che mai farebbe simili azioni.Chi in realtà queste nefandezze le commette non prova nulla,e mai potrà ravvedersi su i suoi gesti.
Non ho visto il video: dal ’93 sono vegetariana per questo motivo e di video purtroppo ne ho visto in abbondanza e non intendo farmi ancora del male.Devo dire che essere vegetariani è un compromesso piuttosto “comodo” in quanto una scelta nettamente diversa è essere vegan (la produzione dei formaggi segue la stessa logica della macellazione, e poi le mucche dopo i 4 anni vengono comunque portate al macello in quelle condizioni). Anni fa facevo volontariato nel canile di Savona che è all’interno del mattatoio e le persone che frequentavano la struttura erano tutte diventate vegetariane: assistevano all’arrivo dei camion e agli animali che andavano a morire…se le persone avessero consapevolezza di ciò che si cela dietro la fettina di prosciutto forse le cose sarebbero diverse…anche dietro i farmaci e la cosiddetta ricerca (soprattutto per il cancro e l’aids dove l’animale soffre in particolar modo: è un giro di soldi da paura che permette alle case farmaceutiche di spacciare i loro veleni…i metodi alternativi, cioè senza animali esistono ma non sempre danno i risultati commerciali aspettati dai produttori di farmaci (cioè dimostarno la loro tossicità per l’uomo)…2 anni fa sono stata ad un incontro pubblico con Massimo Tettamanti, fisiologo e ricercatore che ha illustrato benissimo questi temi e ciò che stanno facendo in U.K. gli animalisti… il sito di riferimento è quello di vita da topi…anche l’industri cosmetica e quella dei saponi sfrutta la sperimentazione (occhio ai prodotti che si comprano, dal dentifricio all’ammorbidente). Boicottare la sperimentazione elo sfruttamento animale è una strada: da ciò che compriamo e in ciò che investiamo i nostri risparmi… anche il sito “chiudere morini” è interessante…
Ciao Flavia