Purtroppo all’inizio della stagione estiva si verifica da sempre un deprecabile fenomeno: l’abbandono di cani e gatti sulle strade ad opera di proprietari disumani che li avevano adottati solo temporaneamente ed assai incautamente. Quando una persona od una famiglia decide di acquisire un cane od un gatto deve fare una scelta ragionata e responsabile. Si deve considerare seriamente che la vita media di un animale di quel tipo è di circa 13 anni e che di conseguenza si dovrà prevedere di doverlo accudire per un periodo mediamente superiore a dieci anni. Ne consegue subito che chi opta per voler ospitare un amico a quattro zampe nella propria casa si arricchisce di una presenza piacevole, ma si fa carico di tutti quegli oneri che sono connessi alla vita quotidiana in comune con un animale che deve essere alimentato, curato, gestito con totale dedizione, tutti i giorni dell’anno. Anche quando arriva l’ora di andare in vacanza o ci si sposta dalla propria sede per qualunque motivo, forse per lunghi periodi. Sistematicamente capita che d’estate troppe persone non portano con sé i propri animali e non vogliono spendere per la pensione in un dog hotel ed allora li sperdono sulle strade, ben spesso le autostrade.
Abbandono, un reato penale
Un gesto assolutamente incivile, un comportamento condannabile non solo sotto il profilo etico ma anche dal punto di vista legale. L’Art. 727 del Codice Penale infatti recita che “chiunque abbandona animali domestici…è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1000 a 10.000 euro”. Ma neanche l’inasprimento delle pene, avvenuto nel 2004, è servito finora a scoraggiare quei delinquenti che vanno a perdere volutamente i loro animali. Purtroppo ogni anno le statistiche degli abbandoni riferiscono cifre spaventosamente alte, comprensive di molti zeri. Si parla addirittura di 150.000 casi all’anno. Si parla anche di un’alta percentuale di incidenti gravi causati dall’abbandono di animali in autostrada. Vorrei poter essere ottimista nel ritenere che quest’anno la severità del nuovo articolo 727 del Codice Penale possa essere efficace per ridurre il numero, ma ho molti timori perché, a parere mio, non sono sufficienti le pene pecuniare e lo spettro della prigione per contrastare e sconfiggere l’abbandono dei cani. Secondo me è necessario riuscire a completare l’anagrafe canina nazionale e quindi portare a termine il censimento della popolazione canina mediante l’applicazione costante e sistematica dei microchip a tutti i cani del territorio nazionale. Il microchip identificativo del rispettivo padrone può servire, in caso di smarrimento, per una rapida restituzione del soggetto rinvenuto vagante, ma nel contempo consente di risalire a quel padrone sconsiderato che lo ha abbandonato e di conseguenza funge da deterrente.
Riflettere prima dell’acquisto
Peraltro auspicherei che la sensibilità dei detentori di cani o di altri animali domestici si affinasse e che l’acquisizione o l’acquisto di un animale avvenisse solo dopo una meditata riflessione consapevole. Tutti gli animali, principalmente quelli addomesticati ed assuefatti alle nostre case, non sono cose delle quali ci si può sbarazzare quando diventano scomode o costose; sono invero esseri senzienti capaci di provare gioia e dolore. Non è assolutamente condivisibile che l’animale di casa sia un giocattolo per bambini che quando ha perso di interesse viene “rottamato” e disperso. Gli animali abbandonati senza la protezione del loro padrone sono esposti a rischi di ogni genere: incidenti, maltrattamenti, malattie, avvelenamenti ecc. ma la loro sofferenza non è solo fisica, è anche psicologica, visibilmente apprezzabile e tangibile. Su tutti questi aspetti sarebbero ben spese delle iniziative di diffusione della cultura zoofila, magari nelle scuole dell’obbligo ed anche indirizzate alla cittadinanza. Campagne di sensibilizzazione e di formazione per educare al rispetto degli animali sarebbero, a parer mio, condivisibili non solo se proposte da Associazioni animaliste ma anche da Direzioni didattiche di scuole di ogni ordine e grado, da Amministrazioni pubbliche come Comuni, Asl, Enti culturali ecc. Non regaliamo dunque cani ed altri animali domestici ai nostri figli e nipoti senza considerare con attenzione quanto ho brevemente richiamato nella mia esposizione. Quando avremo azzerato il problema degli abbandoni avremo dato prova di grande civiltà. Il grado di progresso di un Paese si misura anche su questi parametri…
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