“Androclo era una schiavo romano, destinato a morte certa, per mano delle fiere che doveva affrontare a mani nude nel Circo Massimo. Riuscì a salvarsi, riacquistando la libertà, perché il leone che doveva combattere gli si prostrò ai piedi, leccandogli le mani in segno di riconoscenza.
La leggenda vuole che Androclo, fuggito dal suo padrone, e rifugiatosi in una caverna in Africa, venisse a contatto con il felino. Questi, sofferente ad una zampa per causa di una spina di rovo, trovò sollievo nelle cure dello schiavo che riuscì ad estrarre il corpo estraneo dall’arto ferito. Vissero insieme da quell’episodio, aiutandosi a vicenda, fino a che Androclo, stanco della vita selvaggia, si fece catturare dai soldati romani venendo rimpatriato e condannato al supplizio. Stessa sorte colpì il leone, e i due così si rincontrarono nell’arena.
La fine del mito vuole i due protagonisti insieme passeggiare per le vie della città eterna.” (da Wikipedia)
Come dubitare della veridicità di questa vicenda, abbiamo infatti l’esempio di molte storie di amicizie “curiose”, interspecie, storie che – a molti di noi, non a tutti, certo! – causano un tuffo al cuore, una velata commozione e per un momento ci fanno pensare che il mondo potrebbe essere più bello di come lo percepiamo e di quello che ci appare nella quotidianità… non posso dire che grazie a questi individui (umani e non) che mi regalano questi momenti impagabili…
Dedico questo post ai leoni, specie che incredibilmente è a rischio di estinzione. Ogni giorno si estinguone moltissime specie animali, ferite indelebili sul nostro pianeta e su noi stessi, e mi viene da pensare che i nostri figli potrebbero crescere in un mondo dove il re della foresta non esiste più…
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