Nuove norme. La Cassazione: pitbull, responsabili i padroni.
Il sottosegretario alla Salute Martini: “Stiamo preparando l’ordinanza”
Offensiva contro i cani
museruola a grandi e piccoli
ROMA – Museruole, guinzagli e responsabilità dei padroni: una sentenza della Cassazione e le proposte del sottosegretario alla Salute Francesca Martini rilanciano il tema dell’aggressività di alcune razze e delineano le nuove norme che dovranno regolare la vita degli animali e dei loro proprietari.
Per la Cassazione sono i proprietari gli unici responsabili dei loro cani soprattutto quando sono di razza aggressiva come i pitbull. I giudici sono chiari: il padrone è sempre responsabile del comportamento dell’animale anche quando questo viene affidato ad un’altra persona, infatti non cambia la situazione se chi lo tiene è qualcuno di famiglia perché, non essendo “la persona dominante”, è inadeguata a gestirlo. I giudici spiegano dunque come il padrone di un cane sia l’unico che ha l’obbligo di impedire che il cane aggredisca qualcuno.
La sentenza della Cassazione è piaciuta al sottosegretario alla Salute Francesca Martini che sta mettendo a punto una nuova ordinanza: “Condivido il fatto che il proprietario è responsabile dell’animale. Questo è il principio che intendo porre alla base della nuove norme sui cani pericolosi nella quale si individua il proprietario come soggetto responsabile”. Quindi non solo museruola e guinzaglio ma anche, ora dice la Cassazione “un conduttore che sappia gestirlo”.
In tal senso “punterò molto sulla formazione dei proprietari e in questo i veterinari saranno un nodo cruciale”.
Il sottosegretario infatti intende stabilire nuove regole, quelle ora in vigore, l’ordinanza dell’ex ministro Turco, scadranno a gennaio 2009. Per il sottosegretario Martini il cane va sempre tenuto al guinzaglio tranne nelle aree attrezzate e in situazioni particolari come, per esempio, in aperta campagna. Confermato l’uso della museruola che però andrà collegata a determinate caratteristiche dell’animale (peso, stazza) e non alla razza.
“Certo – ha detto Martini – non è che adesso tutti i cani saranno con guinzaglio e museruola ma il guinzaglio ci dovrà essere mentre la museruola sarà a seconda dei casi”. Sarà poi cancellata la lista dei cani pericolosi, perché, dice Martini, “anche un barboncino può mordere se viene spinto a farlo”.
Continuano dunque le ordinanze. La prima su “Tutela dell’Incolumità Pubblica dall’Aggressione di Cani” porta la firma dell’ex ministro della Salute, Girolamo Sirchia e fu adottata nel 2003. Quindi c’è stata l’ordinanza del 12 dicembre 2006 dell’ex ministro della Salute Livia Turco che recava alcune novità rispetto alle norme precedenti, come il divieto al taglio di coda e orecchie, all’uso di collari elettrici e all’addestramento rivolto a esaltare l’aggressività dei cani. In quell’ordinanza anche una lista di razze pericolose (17). Il tutto poi confermato nell’ordinanza del gennaio 2008 ancora in vigore. Per ora comunque di nuovo c’è la sentenza della Cassazione che è piaciuta anche ad alcune associazioni di consumatori. “La sentenza”, dice il Codacons, “obbligherà i proprietari pericolosi ad una maggiore responsabilità”.
(9 settembre 2008)
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In questi giorni mi è capitato di sentire, tra radiogiornali e telegiornali, risollevata la questione cani pericolosi, test comportamentali, razze, altezze al garrese e quintalaggio dei quattrozampe. Vorrei solo mettere l’accento sui termini che utilizzati nei vari servizi e articoli, come per esempio: “i cani dovranno essere condotti da chi è in grado di domarli”… o come nell’articolo qui sopra; “la persona dominante”… in riferimento, suppongo, al compagno del cane.
Purtroppo è opinione non diffusa ma radicata che il cane debba essere non gestito ma controllato, e il controllo non lascia spazio alla soggettività di chi sta dall’altra parte del guinzaglio. Ed ecco alora che sono “giustificati” termini che implicano la dominanza.
Al parco vedo proprietari esaltati dal cane che passa al piede, non al piede per 30 sec, 1 minuto ma che fa passeggiate di 20/30 min al piede!!! Immagino che il proprietario sarà molto fiero del suo cane e dei risultati ottenuti grazie al corso di obedience e allo strozzo – immancabile in questi casi- e grazie ai consigli dati dall’addestratore di turno. Peccato che nessuno dei presenti che elogiano l’educazione(?) del suddetto cane si chiedano se è felice di fare una passeggiata così, ma in fondo poi cosa importa, l’importante è il controllo, tra un pò invece di disquisire sul carattere del cane di famiglia ci soffermero su quanti chilometri fa con una dose di mangime, o sulla tenuta sul bagnato.
ale