10/8/2007 – Magistrato onorario ha intimato – seguendo il regolamento di condominio – ad un inquilino di allontanare dal proprio appartamento “Grisù”, un cane meticcio di 6 anni, su sollecitazione dell’amministratore.
GALLIPOLI (Lecce) – Un giudice onorario ha intimato a Gallipoli lo “sfratto” a Grisù, un cane meticcio a chiazze bianco e nere di sei anni, nonostante questo sia ben educato, non abbai, sia sempre molto curato e non usi l’ascensore né per salire né per scendere di casa. Il provvedimento del giudice è stato adottato sulla base del regolamento condominiale, risalente agli anni Settanta che vieta di tenere cani in qualsiasi locale e spazio sia propri sia comuni di quel condominio. Lo “sfratto” dovrà essere eseguito anche forzosamente e prevede che Grisù lasci la sua famiglia e sia trasferito altrove, anche in un canile. Proprio al regolamento condominiale si era appellato l’amministratore del condominio per imporre al padrone di Grisù, Vincenzo Bianco, di abbandonare il suo cane o la casa e, non essendoci riuscito, era ricorso al giudice. A sostegno della famiglia Bianco si è schierata la sezione di Lecce della Lega Nazionale a difesa del cane, che assicura che si opporrà con tutte le forze per impedire l’esecuzione forzata dello sfratto e il trasferimento di Grisù in un canile comunale.
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