da FOCUS
E’ con noi da migliaia di anni; ecco finalmente l’intera sequenza del Dna del cane
Dopo il genoma dell’uomo, ecco quello del suo miglior amico. Nel numero 301 della rivista americana Science è infatti descritto la prima bozza dell’intero patrimonio genetico del cane. Il Dna proviene da un barboncino di nome Shadow (Ombra) il cui padrone è Craig Venter, il ricercatore i cui progetti di ricerca, finanziati privatamente, combatterono a lungo per avere la precedenza sul Progetto genoma umano, di origine governativa. Finora sono stati sequenziati circa 2 milioni di frammenti del Dna canino, che corrispondono all’80 per cento del suo patrimonio genetico. Anche se il progetto è molto avanti, per ora i ricercatori hanno solo uno schizzo piuttosto grossolano di come sia composto il genoma del cane. Sono riusciti però a determinare che 18.473 geni canini hanno un equivalente umana, più dei 18.311 del topo. Secondo i ricercatori, alcuni di questi geni corrispondono a quelli che nell’uomo determinano alcuni tipi di tumore, l’epilessia, la narcolessia e altre malattie umane.C’è anche Tasha. Contemporaneamente, anche un’impresa finanziata dal governo degli Stati Uniti sta cercando di sequenziare il genoma di un boxer, di nome Tasha, e di pubblicare i risultati alla fine dell’anno o all’inizio dell’anno prossimo. È stato scelto un boxer perché la variabilità genetica di questa razza di cani è molto bassa. Il sequenziamento del genoma canino dovrebbe permettere di conoscere a fondo la struttura delle varie razze, come per esempio perché il collie è un buon pastore, o i segugi di Sant’Uberto sono ottimi “annusatori”. Ovviamente lo scopo è anche svelare dove si nascondano i i problemi di salute dei cani, e di sviluppare nuove razze basandosi su caratteristiche conosciute e sulla presenza di geni particolari.
(Notizia aggiornata al 30 settembre 2003)
(Notizia aggiornata al 30 settembre 2003)
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